Lettera di risposta alla Prof.ssa di italiano di mio figlio che non guarda la TV, e non ha neanche un televisore.

Il cielo in una stanza, alias, un pomeriggio qualunque.

Sono nel soggiorno di casa, mia moglie in ambulatorio fara’ tardi; mio figlio e’ dall’amica a studiare; accendo la televisione.

Rai 1, Rai 2, Rai 3, Bonta’ loro di Maurizio Costanzo parla dello sceneggiato “Sotto il cielo di Roma”, Pio XII e l’annosa questione del suo rapporto con gli ebrei e l’attuale processo di beatificazione; TG2 medicina 33, prostata; TG3 Leonardo, sulla percezione visiva degli oggetti da parte dei neonati. Canale 5, Rete 4, Italia 1, uomini e donne, il Tribunale di Forum, confronto di un dipendente di religione islamica con il titolare della ditta, sull’opportunita’ di affiggere, sul luogo di lavoro, i famosi calendari di nudo femminile; cotto e mangiato. La7, attualita’, a seguire, “La soffiata”, film giallo del 79 con Richard Jordan e David Niven.

Faccio un salto sulle emittenti locali: MTV, musica; Teleregione, Gran bazar; 7 Gold, calcio; RTV 38, cucina; Italia 7, TG notizie: le problematiche collegate all’abuso di alcol; Rete 37, programma di comici locali; Radio viola in TV, iniziativa di adozione a distanza di 11 bambini del Kenia; Granducato, pubblicita’.

Mi sposto sul digitale terrestre gratuito: Rai scuola, scrittori per un anno; Rai4; Rai storia; Rai jo jo; Rai movie; Rai premium; Rai extra; Rai gulp; LA5; Iris; Boing; K2; cielo; TV 2000; Sport Italia; Rai sport 1-2-3, pallavolo, basket, calcio.

Su quello a pagamento attivando il telecomando della parabola: Premium cinema; cinema emotion; Dahlia explorer; Steel; Cartoon network; Mya; Joi; ecc. ecc. ecc.

Continuo il giro con la parabola, (satellite ASTRA): C.N.N., notizie dal mondo (buono anche per imparare l’inglese), Eurosport; Tv tedesche, spagnole, dell’est Europa; del medio oriente, ALJAZEERA, che sgomento, e schifo, la decapitazione di quei disgraziati, e che angoscia per la donna lapidata dai talebani.

Cambio satellite: TV asiatiche, suoni, usanze, tradizioni indiane, indonesiane, balli tradizionali, funzioni religiose.

Sono un po’ stanco, mi ricordo di salutare Paolo, da lui sono le h. 23,00, (6 ore avanti); il mio amico e’ un insegnate in pensione di 62 anni, da quando ha comprato un computer e si e’ collegato ad internet ha conosciuto un ragazza filippina e lui ora e’ la’, e’ andato a conoscerla; mi collego a skype, clicco sull’icona telefono e video, ed appare, non voglio essere blasfemo, la sua faccia, come per un miracolo. Mi dice che la’ la vita e’ difficile, che ha conosciuto i genitori della ragazza; ciao Paolo, hello Rosalie, heila’ “guappo”, intervine Melanie, la proprietaria dell’internet point, siamo stati al mare, ci ha portato il taxista Jo Jo, poi sono stato a giro con il fratello di Rosalie sul suo ciclomotore, abbiamo cenato in un ristorante italiano, Rosalie ha mangiato le lasagne; a dicembre viene lei in Italia; tutto bene, ciao Paolo, intervengono mia moglie e mio figlio appena rientrati, ci rivediamo domani.

Mi apparto un attimo, mi e’ venuto voglia di leggere: pagina 349 di 430, Canale Mussolini di Antonio Pennacchi – storia di una famiglia veneta trasferitasi in Agro-pontino durante il ventennio per la bonifica delle paludi, divertente e feroce al tempo stesso – da leggere. Pag. 255 di 519, De Gaulle di Charles Williams, appena finito di leggere il primo terminero’ anche il secondo, perche’, solitamente inizio a leggere, in genere un libro di storia, poi, subentrandomi l’interesse a leggerne altri che mi capitano al momento (sono quelli di mia moglie), sospendo la lettura del primo e mi dedico agli altri; in questo caso la sospensione del primo e’ stata piu’ lunga del solito perche’ intervallata anche dalla lettura della “Storia di un paese senza storia” di Don Sinibaldo Sottili, priore della Frazione di S. Michele-Agliana, scomparso di recente.

Ceniamo, stasera c’e’ il Grande fratello dico a mio figlio, lo vediamo?, ma si’ sentiamo che dicono, guarda ganza quella, e che storia problematica di quello, ma ripetono sempre le stesse cose, ma come sono ignoranti. Studia vai, che e’ meglio.

Andiamo a letto, domani sera c’e’ Vojager, parla delle crociate, argomento ghiotto, martedi’ sera ci sono i Cesaroni, io guardo Ballaro’, tanto per vedere cosa riescono a dire.

Mi stiracchio sotto le lenzuola, sono rilassato, per me la Tv non e’ un  problema, non mi sento travolto,o colonizzato dal mezzo, non ho paranoie al riguardo.

In un pomeriggio, in una stanza, ho spaziato il mondo, ho visto telegiornali nazionali ed internazionali, documentari sulla natura, storia, gastronomia, costumi, tradizioni ed usanze, ho seguito programmi di approfondimento politico e culturale, mi sono fatto un’idea, forse, ho visto anche Paolo nelle Filippine, ho avuto, in pochi metri quadrati, la sensazione di volare nel mondo, di avere, appunto, il cielo in una stanza.

E’ vero, quelle situazioni di poverta’ raccontate dalla TV rappresentano un motivo importante per riflettere sull’umanita’ e sul suo destino, sulla totale inadeguatezza delle strutture internazionali a risolvere le problematiche esistenti, pensiamo allo sterminio di popolazione per la mancanza di cibo.

Certo, quando la FAO si riunisce a Roma, e tra una chiacchiera e l’altra, i suoi rappresentanti gustano dello squisito caviale bagnato con champagne, si puo’ forse intuire il motivo per il quale i problemi non si risolvono; quando i bilanci di tutte, o quasi, le associazione che operano nel III e IV mondo, destinano il 70-80% dei contributi, volontari o statali che siano, alla struttura organizzativa della loro associazione, stipendi compresi, e solo la restante parte alla risoluzione dell’obiettivo che si erano prefissati, forse anche in questo caso si intuisce il motivo per il quale i problemi non si risolvono.

L’avete mai visto l’ONU intervenire quando sono state sterminate intere popolazioni di religione cattolica nel DARFUR?, mentre sicuramente l’avete visto intervenire quando negli Stati Uniti si esegue una, della decina, di pene capitali che annualmente vengono comminate in quello Stato; preciso che non e’ certo un discorso quantitativo, ma l’avete mai visto intervenire quando le stesse pene capitali vengono eseguite in Cina?, e si’ che li’, ne eseguono non dieci all’anno, ma qualche centinaia al giorno.

E ne parla mai qualcuno dei dissidenti cubani ristretti nelle carceri, del premio Nobel al dissidente cinese, certo la notizia e’ stata data, ma si e’ aperto un dibattito, se ne e’ parlato a scuola?, e dell’altro premio al dissidente cubano? E della persecuzione dei Montagnard perche’ cattolici ne parla mai nessuno?, e dei monaci tibetani?, forse qualcuno a scuola ne parla?, e del Sig. Ahmadinejad, che vuole distruggere Israele, e solo quando gli gira meno del solito, lo vorrebbe trasferire in Alaska? E degli ordigni nucleari che sta costruendo?, la storia dovrebbe insegnare: alla vigilia della seconda guerra mondiale fu proprio l’accordo del 38 Patto di Monaco con il quale la Francia, l’Inghilterra e l’Italia si resero disponibili all’acquisizione a favore della Germania di gran parte della Cecoslovacchia e fu anche l’accordo Ribbentrop-Molotov del 39, altrimenti conosciuto come l’accordo Hitler-Stalin, che bellamente decidevano la spartizione della Polonia, a creare le premesse dell’inizio dell’evento bellico; naturalmente Mussolini, visto che si erano spartiti la Polonia senza colpo ferire, per modo di dire, e che Francia ed Inghilterra non si erano opposti all’acquisizione della Cecoslovacchia, penso’ bene di invadere l’Albania, chi avrebbe potuto dirgli qualcosa? ma dico questo perche’ nella vicenda iraniana ci troviamo di fronte ad una quasi analoga situazione, ovvero una mancanza di intervento,o un intervento troppo blando da parte dei paesi occidentali, rischia di ricreare le premesse per l’inizio di una III guerra mondiale. Per tornare a noi, se ne potrebbe parlare a scuola di queste cose?

E perche’ non parlare delle vicende dell’Italia all’indomani della liberazione, magari suggerendo la lettura di un libro di Gian Paolo Pansa?,  non per fare del revisionismo finalizzato a negare cio’ che di buono e positivo ha rappresentato anche la resistenza, ma solo per informare completamente sui fatti avvenuti ritenendo cio’ un dovere oltre che un diritto dello studente ad essere informato.

Come sarebbe bello per il 25 aprile andare a visitare uno di quei tanti cimiteri disseminati in tutta Europa, a Firenze c’e’ n’e’ uno abbastanza grande, dove riposano i giovani americani, morti per un ideale di pace e democrazia in una terra che non conoscevano, e solo per un uso strumentale della resistenza nessuno ricorda?.

E perche’ quando si conclude l’accordo con Gheddafi sull’immigrazione, sul contrasto ai viaggi che spesso si concludevano in autentiche sciagure, la sig.a Boldrini dell’UNHCR, si straccia le vesti e quando invece Zapatero ordina al suo esercito di sparare sulle barche dei clandestini che tentavano di sbarcare sulle coste spagnole, come avvenuto, nessuno dice niente?, perche’ non interviene la sig.a Boldrini a verificare le condizioni dei clandestini ammassati nei campi libici?, forse perche’ il presidente della commissione per i diritti umani dell’ONU e’ proprio un libico, almeno fino a qualche mese fa?.

Mi fermo, che sollievo, perche’ tanti altri ancora sarebbero gli argomenti da trattare. Lo scopo di queste esternazioni? dimostrare che gli ideali esistono, che sono sempre esistiti, che sempre esisteranno, che sono universali, basta saperli riconoscere. Forse, se ai nostri ragazzi facessimo vivere le emozioni che suscitano tutti questi fatti, attuali, vivi, drammatici, se tali fatti ed altri ancora, fossero trattati a scuola, forse dico forse, susciteremmo in loro un rinnovato interesse e la riscoperta di valori ed ideali altrimenti latitanti, forse, e dico forse, dedicherebbero qualche minuto in piu’ a riflettere, e qualcuno in meno, a guardare il Grande Fratello.

Si, e’ proprio vero. Il Re e’ nudo.

 

28 febbraio 2012